
I tassi di interesse vicini ai minimi storici e i prezzi al metro quadro degli immobili ancora molto convenienti, hanno contribuito a spingere al rialzo le domande di mutui casa nel corso del secondo trimestre. Ma non solo. Come ricorda il recente report di CRIF, infatti, a giocare un ruolo favorevole è stato anche il progressivo rientro dell’emergenza sanitaria, oltre che gli interventi a sostegno dei giovani e un crescente clima di fiducia.
Il risultato è che nel primo semestre dell’anno le richieste di mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane hanno fatto segnare un incremento del 20,6% rispetto allo stesso periodo del 2020. I volumi complessivi di domanda sono più alti non solamente dell’esercizio precedente (una base di confronto statistica poco utile, considerato che parliamo di un periodo fortemente condizionato dal lockdown totale), quanto anche rispetto agli anni precedenti, a conferma della sostenibile ripartenza del mercato dei mutui che, su queste valutazioni, non sembra essere in grado di sgonfiarsi nel breve termine.
La casa è sempre più al centro dei desideri degli italiani
Passando poi alle motivazioni che hanno spinto gli italiani a domandare un mutuo nel corso del secondo trimestre 2021, per la prima volta da alcuni anni a questa parte è tornato centrale il progetto di acquisto di un appartamento, che ha assorbito il 52% di tutte le richieste di mutui. La quota delle surroghe è invece drasticamente calata al 42% (era del 67% di questi tempi, un anno fa), a causa della ripresa degli indici IRS e della riduzione del bacino dei potenziali interessati.
Il 30% delle domande proviene da under 35
Un altro dei dati statistici più interessanti dall’ultimo report trimestrale di CRIF è poi certamente attribuibile alla ripartizione delle richieste per fasce di età anagrafica.
In particolare, nel secondo trimestre 2021 rileviamo come il 30% delle domande di mutuo sia giunta da coloro che hanno meno di 35 anni e… non è una sorpresa. Le recenti iniziative poste in essere dal governo per supportare le richieste di mutui da parte dei più giovani ha infatti spinto gli appartenenti a questa fascia anagrafica a farsi avanti, domandando un finanziamento a condizioni particolarmente agevolate.
Considerato che i benefici di legge dureranno ancora, è lecito attendersi come nel corso dei prossimi trimestri saranno ancora gli under 35 a farsi traino della ripresa del mercato dei mutui casa in Italia.
Per quanto concerne infine gli altri dati di maggiore interesse, ci limitiamo a ricordare come i nuovi flussi di erogazioni siano giunti ai massimi da 15 anni a questa parte, e come il valore medio di un mutuo sia oggi intorno ai 139 mila euro, il tetto della recente serie storica e 10 mila euro in più rispetto a quanto non fosse richiesto, in media, nel corso dell’estate 2020.
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