
Stando a quanto riferiscono gli ultimi dati statistici forniti dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, nel corso del primo trimestre 2021 si è assistito a un vero e proprio rimbalzo dei volumi di compravendita del settore residenziale. Una corposa accelerazione che, evidentemente, è anche frutto del raffronto con lo stesso periodo del 2020, un trimestre segnato dall’inizio della crisi sanitaria e della comparsa dei primi effetti sul mercato immobiliare e sull’economia in generale.
Come sono andate le compravendite
Entrando in un livello di maggiore dettaglio, evidenziamo come siano oltre 45 mila in più le abitazioni scambiate, in incremento del 38,6% in termini di variazione tendenziale rispetto al primo trimestre 2020, a sua volta caratterizzato dalle numerose chiusure per lockdown del mese di marzo. Si noti come, tuttavia, nel primo trimestre 2021 le unità scambiate fossero comunque superiori anche a quelle del primo trimestre 2019, quasi 24 mila in più (+ 17%), quando erano 139 mila.
Per quanto concerne le ripartizioni statistiche per tipologia di area urbana, il segno positivo è più marcato nei comuni minori, con un avanzamento del 43,3%, circa 33 mila abitazioni compravendute in più rispetto al primo trimestre 2020 e quasi 19 mila in più rispetto al primo trimestre 2019.
Nei capoluoghi i volumi di compravendita sono invece cresciuti a un tasso tendenziale prossimo al 30%, con oltre 12 mila abitazioni acquistate in più rispetto al primo trimestre 2020 e quasi 5 mila rispetto al primo trimestre del 2019. Notiamo altresì come la crescita degli scambi riguardi tutte le aree geografiche del Paese, ovunque con tassi tendenziali positivi che superano il 25%, e con il massimo rialzo nei comuni non capoluogo del Nord Est, dove è pari a + 46,8%, e il minimo nella stessa area per i capoluoghi, con + 27,7%.
Le valutazioni degli agenti immobiliari
Con l’occasione della pubblicazione del suo ultimo dossier trimestrale, l’OMI ha anche integrato le proprie analisi con quelle emerse dal Sondaggio congiunturale del mercato delle abitazioni in Italia, realizzato con Tecnoborsa e Banca d’Italia.
In sintesi, dal Sondaggio emerge che:
- la gran parte degli agenti immobiliari ritiene che i prezzi di vendita siano rimasti sostanzialmente stabili nel primo trimestre 2021
- sono calati i tempi medi di vendita (7 mesi) e gli sconti medi sui prezzi rispetto alle richieste iniziali del venditore (10,1%, ex 11,3%)
- quasi tre compravendite su quattro sono state finanziate con un mutuo ipotecario, mentre il loan-to-value medio è del 76,2%
- le aspettative sull’andamento del mercato immobiliare nazionale sono migliorate, con un saldo tra aspettative positive e negative ancora con il segno meno, ma molto più contenuto che in passato (- 6,0 punti, ex – 26,6 punti)
- le attese delle agenzie sul proprio mercato di riferimento sono migliorate, considerato che oggi solo il 14,5% degli operatori ha aspettative sfavorevoli.
Infine, la quota di agenti che ritiene che l’epidemia possa avere un impatto positivo sulla domanda di abitazioni è cresciuta notevolmente, divenendo prevalente rispetto a coloro che attendono effetti negativi (il saldo è positivo per 14 punti percentuali).
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